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Olio della Sabina: l’alta qualità ha i cultivar più particolari

Olio della Sabina: l’alta qualità ha i cultivar più particolari
8 Novembre 2018 Giulia Cuevas
olio della sabina

Olio della Sabina, uno degli oli italiani con i più alti standard qualitativi e un sapore unico nel suo genere.

Olio della Sabina, una storia antica

La produzione dell’olio della Sabina ha una lunga storia e merita di essere, perlomeno, accennata. La sua tradizione affonda le radici nell’epoca romana e fa parte del nostro patrimonio culturale.

La Sabina venne conquistata dai Romani nel 290 a.C., per intenderci, all’epoca del famoso Ratto delle Sabine. Da allora iniziò a diventare, per il mercato romano, un posto fondamentale come riserva alimentare.

L’olio della Sabina al tempo dei Romani

L’olio della Sabina affonda dunque le sue radici nell’antica storia di Roma perché furono proprio i Romani a sviluppare la coltivazione degli ulivi in questa terra dagli ottimi frutti. La coltivazione dell’olivo rappresentava l’attività economica più importante di tutta la zona già nel I secolo d.C.. Nella Sabina i nobili Patrizi cominciarono a costruire le loro ville di campagna che prevedevano un edificio con il frantoio, per macinare le olive, e dei magazzini, per la conserva dell’olio.

L’olio della Sabina da allora non ha mai smesso di essere uno degli oli più buoni, per qualità e cultivar del territorio ma la coltivazione degli ulivi e la tradizione dell’olio si interruppe con le invasioni barbariche.

I monaci Benedettini

La coltivazione degli ulivi nella Sabina vide una fase di forte incremento con i monaci dell’Abbazia di Farfa, tuttora visitabile. Fu qui che, nel medioevo, questi monaci ripresero l’antica tradizione romana diffondendola in tutti i territori limitrofi.

L’olio della Sabina oggi

Oggi nella Sabina, che si estende tra le province di Roma e Rieti, con le sue dolci colline cosparse di uliveti e vigneti, si continua la millenaria tradizione della coltivazione dell’ulivo e si continua a produrre olio evo di qualità. Non solo di alta qualità ma certificato D.O.P., ovvero a denominazione d’origine protetta.

Olio della Sabina DOP

La certificazione D.O.P. Sabina è rilasciata ai sensi del Regolamento Europeo e certifica:

  • l’origine della produzione
  • il processo produttivo
  • il processo di trasformazione
  • la qualità del prodotto ottenuto

L’olio della Sabina D.O.P. è un olio evo ottenuto dalla miscela dei più rari monocultivar locali, in particolare dalle varietà di olive:

  • Carboncella
  • Leccino
  • Raja
  • Frantoio
  • Olivastrone
  • Moraiolo
  • Olivago
  • Salviana
  • Rosciola

L’acidità massima dell’olio della Sabina D.O.P. è pari allo 0,6%, il suo colore è il tipico giallo oro dai riflessi verdi e lo caratterizza il gusto aromatico dell’ampia varietà dei particolari monocultivar utilizzati nella produzione.

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